Buon giorno


Anche questa mattina e volata via in solitudine, e devo dire che non mi dispiace affatto, anche se a volte una ciancia anche sciocca ci starebbe bene.
Ho scambiato qualche messaggio qui e la, letto un articolo, fumato indisturbata, e con l’inmancabile tazza di caffè …

Il passato e passato, il futuro non appartiene ancora, quindi l’oggi e cio che conta.

Anche se, come mi disse un amico Buddista, “l’oggi racchiude l’o ieri e il domani”

Come molti sanno, o forse tutti, gli ebrei raccontano delle storie bellissime.

Una di queste spiega che Dio creo un essere alato, a sua immagine, maschio e femmina.

Era bello in questa doppia natura e aveva delle ali magnifiche.

Ma, dopo un po l’essere alato ando da Dio chiedendo di essere diviso, perche non voleva piu vivere cosi, essere due in uno, ma voleva essere uno: o maschio o femmina.

Dio, che lo amava, decise di accontentarlo .

Due esseri ora erano davanti a lui: un uomo e una donna, come lo sono oggi.
Si guardarono, finalmente ognuno aveva la propria unica natura, potevano fare ognuno cose diverse in momenti diversi, potevano volare quando volevano e se volevano farlo,
no! non potevano.

Si guardarono e videro che avevano una sola ala.
Un’ala ciascuno.
L’uomo provo a spiccare il volo, ma non ci riusci.
Guardo Dio con occhi tristi e gli chiese come mai solo un’ala e non tutte e due.
Dio, che sapeva che mai si sarebbero cercati altrimenti, disse che per il loro bene doveva essere cosi.
Che nella loro vita avrebbero cercato l’altra ala, la corrispondente, per poter volare come prima alti nel cielo.

Da quel giorno il cuore dell’uomo e quello della donna vanno in cerca della loro ala corrispondente e quando la trovano si uniscono e tornano ad essere un unico essere alato e insieme possono volare alti nel cielo.

Ma accade che, per alcuni errori, per fatti a volte non dipendenti da loro, si uniscono a delle ali che non sono le corrispondenti, sembra lo siano, ma poi non riescono a volare alti nel cielo, oppure volano per poco tempo e poi cadono giu.

E’per questo che spesso sentiamo dentro di noi un inquietudine che porta la nostra anima, il nostro cuore a cercare un’altra ala: la corrispondente.

A volte sentiamo quel dolore sordo provenire da dentro il nostro cuore, e perche cerca il suo corrispondete.

E il cuore?
Nonostante fosse stato catturato da un profondo senso di vuoto, nonostante fosse prigioniero di emozioni contrastanti fra loro, continuava a battere, ricordandogli tutto sommato di essere ancora vivo…

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