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È Novembre.
Gli alberi dei nostri boschi assomigliano a un quadro di Monet. Foglie rosse, gialle, argento e oro sorridono al cielo, e un pallido sole le illumina.
Sta arrivando la sera: una nebbia fitta avvolge dolcemente le piante e le nostre foglie.Un ultimo sguardo prima di tornare a casa: mi accorgo che al paesaggio non serve la mia presenza. Ed ecco il vento, immagino le nostre foglie colorate mentre leggere e ondeggianti scendono formando una tavolozza di colori, su cui si adagerà la brina del primo mattino.
“Te ne andasti in autunno, quando il nostro sentiero era pieno di vento, e le foglie spente macchiavano la terra umida.
Te ne andasti in autunno, e il silenzio parlava sul nostro sentiero.
Te ne andasti in autunno, quando la nebbia oscurava i nostri boschi spogli.
Tornerò lassù in autunno, quando il vento passeggerà nella nostra radura cercando la tua voce.” ©ELisa
Come sempre parole che vanno al di là da se stesse.
A proposito, ti ho chiesto di scrivere qualcosa per Scriveregiocando? 🙂
Mi farebbe molto piacere.
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n o n ancora 🙂 ma … mi piace l’idea. grazie
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Grande intensità in queste parole, molto belle e toccanti!!
Un abbraccio, Patrizia
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Incantata dalla tua voce ti tengo stretta sul cuore. Isabella
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Delicato.
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grazie Lisa per questo scritto, lo sento molto…
un abbraccio
A
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