279 – Solitudine …


SOLITUDINE…
– E LA CERTEZZA DI UN DOMANI MIGLIORE –

Freddo, si che freddo. E un freddo speciale, diverso, niente scalda, coperta, cappotto, nulla serve, sento freddo, tanto freddo.
Mi siedo su un marciapiede, il sole sul viso e l’anima di un gattino rannicchiato, infreddolito.
Una carezza… è il sole che mi accarezza piano il viso.

Rabbrividisco per un istante, fa freddo, non ci sono treni, non ci sono stazioni, il sole, ci sta solo il sole. Chiudo gli occhi, non sono sola, ci sta il sole. Il gattino rannicchiato dentro di me, mi dice: “Lasciami in pace” dammi pace, lo sento respirare, vuole vivere.
La borsa per terra, non vedo chi passa, non vedo nulla, sento solo freddo.
Una canzone mi dice…”Con le mani puoi costruire castelli, autostrade.
“Costruire”, si muove il gattino, si stiracchia un po’ con le mani, con la forza, con tutta se stessa, costruire, mai distruggere, mai tornare indietro, e dirsi, “non posso”, no, non distruggo, lo accarezzo quel gattino.
Il sole all’improvviso lo sento dentro un po’ di tepore. Anche se non basta riscaldare il cuore.
Che silenzio. E buio, eppure è mattina.
“L’anima” coperta da un paio d’occhiali da sole, sì la mia anima che si legge nei miei occhi, protetta da quella nuvola informe che sono le persone che mi passano davanti.
Le vedo velate, dietro i miei occhiali, un mondo che mi gira intorno e sembra non vedermi, mentre combatto con l’odore dei ricordi.
Anche loro all’improvviso stamattina qui, nella mia vita, in quest’angolo di strada.
Chi mi guarda crede che io sia pazza. No, sto solo cercando di stringere forte nelle mie mani quel sole, di far tornare la luce.

Ho bisogno di parole, ma non parole gia sentite, non parole gia dette. Parole che vorrei che qualcuno, inventasse per me, che vivessero solo quel tempo che dalla bocca arrivino alle mie orecchie, e che non siano mai stati di nessun altro, che possa memorizzarle, scolpirle della memoria e che siano solo mie.

Un “ti amo “… sarà di qualcun altro alla fine. No, non è questa parola che voglio stamattina.
… Suona il cellulare, ma si cosa importa chi è, non mi darà parole nuove.
Ho smesso di mangiare, ho smesso di leggere, ho smesso di scrivere.
“Lavori in corso” dentro di me. Sono cambiata. Migliore, peggiore, non saprei.
Sicuramente, non piu io.

E andato via il sole, non sono riuscito a trattenerle, ho aperto le mani per un istante, un solo istante. Sono vuote di nuovo. Quanto tempo è che sono qui? Un ora, pochi minuti, non lo so, ridacchio fra me… “se allungo una mano, mi danno l’elemosina”, scoppio a ridere, che strano suono. Me lo era dimenticata, questo lo memorizzo, domani potrà servirmi, magari domani… “si…domani”.

Ma esiste chi inventa parole nuove? Ci provo io. Che parola potrei inventare se amassi qualcuno?
Che cosa potrei dirgli? Non mi viene in mente nulla di mai dette. Mi viene in mente solo questa frase, credo scontata … ” sei il mio sole all’improvviso”
Non la dico la metto via, domani potrebbe servirmi, sì, forse domani.
Prendo la mia borsa, mi alzo e m’incammino, e notte, ci sono solo io in questa strada.
Non tolgo l’occhiali, non e ancora il momento, nessuno deve guardarmi dentro, ancora no. Mi vedo andare via. Sembro un mucchietto di stracci, e quanto freddo.
Non ha importanza dove vado, ho qualcosa in piu di ieri. Uno strano suono dimenticato e una frase scontata da dire.
Ho messo tutto in un posto speciale, li ho messi dentro di me, e quel mucchietto di stracci, un po’ curvo, nel buio, illumina la strada come se fosse una stella.

– ancora una volta  verso l’ignoto –

Vietato calpestare i sogni ©ELisa

14 pensieri su “279 – Solitudine …

  1. E stato come se stessi con te al tuo fianco con tanta voglia di abbracciarti e dirti …non pensarci troppo dai ridiamo di ogni stupida cosa della vita di tutto prendiamoci un bel caffe bollente una pizza croccante in una pizzeria affollata e poi e poi…ogni cosa e vita ogni cosa ha un senso,andare via in cerca di sole di profumi e fiori…e poi e poi scoprire che la solitudine e come un vestito grigio che ci ripara dal non voler soffrire più e allora si cambia vestito….verde…rosso.. azzurro…arancio.. che bei colori. Ieri mi feci una bella camminata vicino al porto e feci tante foto con il cell che mandavo a chi mi piaceva c’era splendida e vento e tanta voglia di essere felice.Ti abbraccio con affetto.
    Caterina

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    1. Caterina … grazie ❤
      hai detto cose cosi belle, cose chè io ami davvero, la pizza, il caffè (sorrido) e i colori! si i colori devo ritrovare! commossa davvero. grazie, questo tuo abbraccio le ho sentito davvero! Elisa

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  2. La solitudine… l’ho sofferta talmente tanta che non riesco a pronunciarne neanche il nome. Ma passa, passa. La solitudine, se uno va avanti, è destinata sempre a diventare solo un brutto ricordo.

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    1. Se non conoscessi la tua sensibilità (attraverso il tuo obiettivo) … ma conosco anche le tue poesie … e sento che hai capito!
      Vi sento vicino e questo momento mi sento fortunata!
      Grazie cara Patrizia l’abbraccio ricambio, con affetto!

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