265 – Buon Natale – Merry Christmas – Bon Noël – Frohe Weihnachten 2014


POESIA DI NATALE

Tu
che
ne dici
SIGNORE se
in questo Natale
faccio un bell’albero
dentro il mio cuore, e ci
attacco, invece dei regali,
i nomi di tutti i miei amici: gli
amici lontani e gli amici vicini, quelli
vecchi e i nuovi, quelli che vedo ogni gior-
no e quelli che vedo di rado, quelli che ricordo
sempre e quelli a volte dimenticati, quelli costanti
e quelli alterni, quelli che, senza volerlo, ho fatto soffrire
e quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire, quelli che
conosco profondamente e quelli che conosco appena, quelli che mi
devono poco e quelli ai quali devo molto, i miei amici semplici ed i miei
amici importanti, i nomi di tutti quanti sono passati nella mia vita.

Un albero con radici
molto profonde, perché
i loro nomi non escano
mai dal mio cuore; un
albero dai rami molto
grandi, perché i nuovi
nomi venuti da tutto il
mondo si uniscano ai già
esistenti, un albero con
un’ombra molto gradevole
affinché la nostra amicizia,
sia un momento di riposo
durante le lotte della vita.

Un Santo Natale di Luce, Gioia, Serenità e Amore nella semplicità
di una certezza che viene a donarci la vita.
BUONE FESTE -Elisa-

❤ cari Amici  brevi e  dolcissime favolette continua nei commenti

questo pagina rimane fermo fino a 26 dicembre ❤

23 pensieri su “265 – Buon Natale – Merry Christmas – Bon Noël – Frohe Weihnachten 2014

  1. Che belle queste storielle e bella l’idea di scriverle.

    Buon Natale cara Elisa, sono stato un po’ assente ultimamente, ma adesso torno alla rande e così ti leggo un po’.
    Un abbraccio. 🙂

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  2. Prima di tutto comincio col farti, anche se in ritardo, gli auguri di tutto cuore, per ”quell’anno in più” che si aggiunge ad altri accumulati nel tempo. Poi volevo associarmi a quello che dice di te tua figlia. Personalmente non ti conosco, ma attraverso i tuoi scritti esce chiara l’idea di una persona squisita e preziosa, gentile piena d’amore da offrire e degna di riceverlo. Grazie per essere come sei. Buon Natale a te e a tua figlia. Isabella

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  3. Buon giorno amici, oggi e il mio compleanno ... : e mi dedico un pensiero ...
    Gli anni...
    "Non pentirti di qualcosa che hai fatto, se quando l'hai fatta eri felice."
    https://www.facebook.com/notes/elisa-nemeth/gli-anni/10150199916889950
    "Fugit inreparabile tempus!.
    Fugge irreparabilmente il tempo.
    Una serena giovedi a voi! <3 Elisa

    e visto che questo blog e parte di me, conserverò il messaggio di mia figlia qua:

    https://www.facebook.com/elisalisa.n
    Susy Susetta con Elisa Nemeth
    1 h ·
    Oggi “di qualche anno fa” nasceva una donna, la donna più speciale che conosca. Questa donna Con Le palle, ha lottato per darmi la vita, ha lottato per darmi un esistenza più che dignitosa e felice,ha provato a darmi la migliore delle educazioni,(che poi io sia matta non dipende da lei )e mi ha dato tutto l amore che c è, incondizionato…MAMMA…Vita mia AUGURI!!! Buon compleanno..!!!!ti auguro la serenità che poco hai avuto nella vita , tante soddisfazioni e tutta la salute !!!! Ti amo.

    “Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla” – Seneca

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  4. https://www.facebook.com/video.php?v=10152450531400443

    TESTO: una versione diversa della favola del bue e l’asinello.

    “C’era una volta c’era una neve che lenta cadeva nella notte scura, e un bue e un asinello che si nascondevano sotto l’ombra della luna per non farsi trovare da una morte sicura.
    Non erano più necessari così gli era stato detto.
    Un altro giorno ancora e tutto sarebbe finito e allora scapparono da quel destino che altri avevano già segnato per loro e fuggirono lontano, lontano lontano … in un bosco.
    Ad un tratto una luce brillò nel cielo e si udì una celeste voce dire con tono deciso

    “E’ nato il Re del mondo! Andate ad adorarlo portando con voi un cuore sincero”

    Tutti gli altri animali cominciarono a correre in modo confuso alla ricerca del trono carichi dei loro preziosi doni come era d’uso.
    Solo il bue e l’asinello rimasero al loro posto non potendo certo presentarsi al suo cospetto spogli di tutto e offrirgli solo il loro affetto.
    Ma ecco che sentirono un piccolo pianto. Era senz’altro un povero disgraziato…
    Andarono a cercarlo.
    Un cucciolo d’uomo tremava,era lì sopra un giaciglio che gemeva.
    E la neve lenta cadeva …
    Non ci pensarono neanche per un momento, subito lo avvolsero con il loro calore e con amore lo vegliarono per ore.
    Mentre tra gli alberi forte era il vociare :
    “Dov’è il Re del mondo? Dove lo andiamo a cercare?”
    E la neve continuava a cadere ma nel frattempo la notte era diventata l’alba di un giorno migliore…

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  5. Dedicata a tutti i bambini! <3

    LA STORIA DI BABBO NATALE

    Il giorno in cui San Nicola (Santa Claus), con la sua veste rossa di vescovo, è salito al Cielo si è fatta per lui una grande festa.
    San Nicola è felice, ma ogni tanto ripensa con nostalgia agli occhi delle persone che aveva conosciuto e aiutato quando era sulla Terra. Il 24 dicembre, Gesù lo chiama e sorridendo gli chiede se, quella stessa notte, potesse sostituirlo nella distribuzione dei regali ai bambini sulla Terra.
    San Nicola accetta immediatamente, ben felice.
    Il buon santo comincia a pensare, guardando la Terra dalle nuvole.
    È un po’ preoccupato, perché in molte parti della Terra, la Vigilia di Natale, c’è la neve e muoversi è difficoltoso: come fare per raggiungere tutti i bambini in una sola notte? Ha un’idea: “Ci vorrebbe una slitta, con almeno otto renne!
    La slitta è adatta alla neve e al ghiaccio e le renne sono robuste e resistono al freddo. Magari potrebbero anche volare! Ma come mi proteggerò dal freddo?”.
    Grazie al suo senso pratico, subito cuce ai bordi della veste e del copricapo alcune strisce di una calda e morbida pelliccia bianca.
    Poi, tutto contento, torna da Gesù per chiedergli un “permesso speciale” per far volare le renne, ma solo la notte di Natale!
    San Nicola, dopo avere avuto gli indirizzi dei bambini della Terra, chiama gli Angeli per aiutarlo a caricare i tantissimi regali sulla slitta.
    Alla fine, parte sfrecciando nel cielo.
    Gesù lo vede tornare all’alba del 25 dicembre e gli domanda com’è andata. “Benissimo”, risponde San Nicola: “I regali sono stati consegnati tutti!”. Gesù è soddisfatto e gli risponde: “Ottimo lavoro!
    D’ora in poi sarai tu a portare i regali ai bambini della Terra, la sera della Vigilia di Natale!”.

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  6. LA LEGGENDA DELLE PALLE DELL’ALBERO DI NATALE

    Un artista di strada molto povero si trovava a Betlemme qualche giorno dopo la nascita di Gesù. Voleva andare a trovare il Bambinello, ma non aveva niente da portargli. Poi, gli venne in mente un’idea. Poteva fare quello che gli riusciva meglio: il giocoliere! Così, si recò da Gesù e, con la sua arte di far volteggiare in aria tante biglie dai bei colori, lo fece ridere.
    Fu da quel giorno che, per ricordarci di Gesù Bambino e delle sue risate, si appendono le palline colorate all’albero di Natale.

    COME SI DIFFUSE L’ALBERO DI NATALE

    La leggenda ci narra questo. Era la vigilia di Natale dell'anno 1611. L’allora duchessa di Brieg, Dorothea Sybille figlia di John George, principe elettore di Brandeburgo, nobildonna tedesca, nota per la sua inventiva, si aggirava per le sale del suo castello. Tutto era pronto per la Notte Santa: i trofei di sempreverdi da appendere alle pareti, le candele da accendere a mezzanotte, il gran ceppo da mettere nel camino. Eppure la duchessa non era contenta. C'era un angolo che le sembrava spoglio. Allora, avvolse le spalle in uno scialle ed uscì nel parco; era sicura che la natura generosa le avrebbe offerto qualcosa. E così fu! Vide un piccolo abete e subito pensò che in quell'angolo vuoto sarebbe stato benissimo, così vivo e verde. Chiamò un giardiniere, gli ordinò di mettere la pianta in un grosso vaso pieno di terra. Poco dopo, l'abete spargeva il suo buon profumo nel gran salone delle feste. La duchessa era molto soddisfatta, anche se ignara di aver inventato il primo albero di Natale!
    Nei paesi cattolici, l’abete addobbato apparve nei primi anni del 1800: a Vienna, la principessa Von Nassau-Weilburg lo scoprì nel 1816; in Francia fu introdotto dalla duchessa di Orléans, nel 1840. In Italia, la regina Margherita fu la prima ad addobbare un albero di Natale, nella seconda metà dell’ottocento e la moda si diffuse in tutto il Paese. Dai primi del Novecento, l’albero di Natale ha avuto grande diffusione e lo si trova -colorato e luminoso- in ogni casa, dove si festeggia il Santo Natale, ad affascinarci con il suo aspetto maestoso. Secondo l'interpretazione cattolica, l'uso di addobbare l'albero indica la celebrazione del legno della Croce. Oggi, infatti, la tradizione dell’albero di Natale è universalmente accettata anche nel mondo cattolico. Fu Papa Giovanni Paolo II a confermare la tradizione, facendolo innalzare, accanto al Presepe, proprio in Piazza San Pietro.

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    1. Grazie Rebecca, … notte serena per voi!
      ps; ma anche tu … trasmetti, si forse la nostra cultura che ci porta ad amare le tradizioni.
      Ho un dolcissimo vecchio blog, di Magica Natale… ❤

      sogni fatati, Elisa

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      1. notte serena? Io mi sono già alzata 😀 si io vivo natale con “Besinnlichkeit” non ho ancora trovato la parola adatto in italiano … oggi ho postato una poesia vecchia le hon tradotto in italiano, ma lo ho anch schritto in tedesco ma il originale e quella in mezzo e scritto nel mio dialetto dalle mie parte in Austria… e poi anche in rima … dammi il link di questo vecchio blog ❤ bussi Pif

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  7. Il Girotondo di Natale

    Qui comincia il girotondo di Natale in tutto il mondo,
    una festa di pace e di amore e di regali fatti col cuore

    A Roma Gesù Bambino porta i regali a ogni piccino
    si fa aiutare da Babbo Natale con le sue renne e una slitta speciale

    Père Noël lo tovi in Francia
    lunga barba e grossa pancia, dona a tutti i bimbi francesi
    giochi da fare per dodici mesi.

    In Olanda, San Nicola veste bianca e rosso-viola,
    mette negli zoccoletti con i doni anche i dolcetti.

    A San Paolo il tempo è estivo e il mantello rosso vivo
    Papà Natale fa molto sudare, ma lui i regali continua a portare.

    Bon Noël dirai a Parigi Merry Christmas sul Tamigi,
    ma a Natale ovunque andrai bontà e gioia in dono avrai.

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